Del Castello della Rotta si sono occupati in molti ed ancora oggi passando con l’auto sulla statale adiacente è facile e frequente intravedere persone che si aggirano incuriosite alla ricerca di avvistamenti sensazionalistici o veri e propri studiosi muniti di attrezzature per rilevamenti audio e video. Si trova al confine tra Moncalieri e Villastellone ed è una costruzione che risale al IV secolo.Molte le leggende che sono note, dal cavaliere senza testa alla donna suicida che piange ogni notte di luna nuova da una delle finestre frontali. Percorrendo il vialetto di accesso ci si sente pervadere da un senso di inquietudine e non solo per il degrado e i rifiuti abbandonati. Le mura e le porte sono a tratti ricoperte di scritte che inneggiano all’oscurità e a Satana ed il silenzio è effettivamente anomalo rispetto alla vicinanza con la frequentatissima strada statale nelle immediate vicinanze. Il custode che si occupa di controllare che il cancello resti sempre chiuso ci racconta che ormai il castello è diventato teatro di incursioni notturne da parte di vandali che non fanno altro che peggiorare le condizioni del rudere e che se anche ci fossero mai stati dei fantasmi lui di certo non ne ha mai visti.
Il castello fu teatro di moltissime battaglie che non vennero mai vinte e si racconta che all’interno delle mura e nei prati circostanti ci siano ancora i resti sepolti dei moltissimi caduti. Abbiamo ripreso per voi ciò che ci è parso più interessante ed anche se di fantasmi in effetti non ne abbiamo visti, possiamo confermare che l’energia corale delle anime cadute in quei territori sia palpabile. Il senso di rivalsa che ha colpito tutti i presenti è stato confermato inconsapevolmente anche dal custode che, con noncuranza, racconta che sia abitudine dei residenti passeggiare intorno al castello prima di affrontare qualcosa di difficile ed impegnativo perché “una volta respirata quest’aria ci si sente più forti”.