La perdita dell’anima è una ferita dello spirito che porta a sviluppare disturbi fisici ed emotivi che spesso limitano la nostra quotidianità in modi anche invalidanti. Secondo antiche pratiche sciamaniche l’anima può frammentarsi a causa di traumi, ferite, shock, incidenti, lutti e tutte quelle situazioni potenzialmente stressanti che ogni giorno incontriamo nel nostro cammino.
Spesso accade di sentirsi depressi o senza forze apparentemente senza motivo e questa stanchezza, che avvertiamo come una condizione fisica, viene spesso giustificata da altri problemi della nostra vita, potenzialmente risolvibili, che invece diventano motivo di preoccupazione dando ulteriore forza alla mancanza che il nostro spirito subisce. Esistono medici per la mente, per il cuore, per il corpo ma quando a risentire è il nostro spirito a chi dovremmo rivolgerci? Le più antiche tradizioni sciamaniche identificano nello sciamano la figura che può interagire con la realtà non ordinaria, con il mondo spirituale usando la divinazione per individuare il momento esatto o i momenti esatti in cui l’anima si è frammentata e richiamarla per poi donarla all’intero. In questo caso lo sciamano agisce da psicopompo guidando un naturale processo di guarigione spirituale che in molti casi non siamo in grado di svolgere da soli in modo tempestivo.
Gli effetti del ricongiungimento della nostra anima sono tangibili e vanno ad agire immediatamente sulla nostra autostima, sulla percezione della nostra forza fisica e della nostra motivazione a vivere finalmente in linea con l’interezza del nostro spirito riappacificato con i traumi vissuti e non elaborati.
Gli operatori di luce, sciamani e guaritori in questo periodo di risveglio spirituale sono molti e proprio per questa ragione è bene rivolgersi ad essi con assoluto senso critico e con atteggiamento responsabile. Diffidate da dubbi personaggi che cerchino di stupirvi con effetti speciali giocando ad indovinare sui vostri eventi passati o che ancor peggio vi spaventino sul futuro. Un buon operatore di luce o una sciamano vi dirà in tutta tranquillità che il recupero dell’anima come anche un qualsiasi altro trattamento può essere portato a termine soprattutto con la vostra collaborazione in termini di impegno e di lavoro. Uno sciamano facilita e si offre per guidare quello che è un percorso che la persona deve compiere per evolvere. Difficilmente si farà pagare, se serio e in buona fede, per donarvi un quarzo ialino garantendovi la risoluzione dei vostri problemi.
Una persona che non lavora su se stessa potrà farsi fare tutti i trattamenti spirituali del mondo ma una volta uscita dallo studio, dalla capanna, dall’igloo o tornato a casa dal bosco riperderà la centratura acquisita per interposta persona e sentirà il bisogno di tornare ripetutamente per trarne sollievo. In questo modo i benefici temporanei coesisteranno con gli alleggerimenti del portafoglio e con la frustrazione.
Lo sciamanesimo ci ricongiunge al concetto di tutt’uno nel quale noi dobbiamo e vogliamo essere parte attiva.
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